Smaltimento Rifiuti Industriali

06/04/2015

Modalità a Procedure di Smaltimento.

Il processo di gestione dei rifiuti industriali viene gestito dalla Parte Quarta del Testo Unico Ambientale, ovvero il D.Lgs.152/2006.

IDENTIFICAZIONE DEL RIFIUTO.

I rifiuti vengono individuati mediante un codice numerico di sei cifre, il codice CER: sono catalogati in base al settore di provenienza e, in alcuni casi, in base alla loro origine.

I rifiuti industriali rientrano nella categoria dei rifiuti speciali che, in base al livello di pericolosità vengono classificati in:

    • rifiuti speciali non pericolosi
    • rifiuti speciali pericolosi

Alla categoria dei rifiuti speciali non pericolosi appartengono ad esempio:

    • Rifiuti prodotti dalle lavorazioni industriali.
    • Rifiuti prodotti dalle lavorazioni artigianali.
    • Rifiuti prodotti dalle attività di tipo commerciale.
    • Rifiuti prodotti dalle attività di servizio.
    • Rifiuti prodotti dalle attività di recupero e smaltimento rifiuti.
    • Rifiuti prodotti dalle attività di demolizione, costruzione nonché tutti i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall’articolo 184 bis.

Tra i rifiuti speciali pericolosi abbiamo invece ad esempio:

    • Prodotti di scarto della raffinazione del petrolio
    • Prodotti di scarto da processi chimici industriali
    • Prodotti di scarto dell’industria fotografica (vecchie pellicole)
    • Oli esausti
    • Prodotti di scarto derivati dall’attività metallurgica
    • Solventi
    • Rifiuti derivati dagli impianti di trattamento dei reflui
    • Rifiuti derivati dalle attività medica e veterinaria
    • Rifiuti della produzione conciaria e tessile

FASE ANALITICA DEL RIFIUTO.

Al fine di smaltire i rifiuti industriali in modo corretto, dopo che ogni rifiuto è stato identificato con un codice CER, vengono eseguite delle analisi chimiche.

L’obiettivo di questa fase analitica è quello di classificare il rifiuto come pericoloso o meno, conoscere da quali sostanze è formato e verificare la sua ammissibilità ad un certo tipo di percorso di recupero o smaltimento.

In base ai risultati ottenuti verrà scelta l’impianto di destinazione finale.

 

Modalità di Trasporto.

Anche la fase di trasporto dei rifiuti industriali deve essere fatta sulla base delle specifiche definite dalla norma di riferimento.

Ogni mezzo impiegato deve essere autorizzato dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali in categoria 4 per i rifiuti non pericolosi ed in categoria 5 per quelli pericolosi.

 

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA.

Prima di ogni movimentazione dei rifiuti è obbligatorio compilare un Formulario di Identificazione del Rifiuto: questo documento contiene tutte le informazioni sul tipo di rifiuto trasportato, rendendolo tracciabile.

Oltre al Formulario deve essere compilato anche il Registro di Carico e Scarico, tenuto dai produttori di rifiuti pericolosi e non derivanti dall’attività industriale: questo documento deve essere vidimato dalla Camera di Commercio, compilato in ogni sua parte entro 10 giorni lavorativi da quando l’attività di carico/scarico è avvenuta e conservato per cinque anni.

 

MEZZI ED IMPIANTI ASTRA.

Astra, grazie alla sua rete di soci e partner, mette a disposizione una vasta gamma di mezzi autorizzati le cui dimensioni variano in base alla quantità dei rifiuti che devono essere raccolti: motrici, autotreni, bilici e autoarticolati.

Per il recupero e smaltimento dei rifiuti industriali il Consorzio Astra mette a disposizione gli impianti che si occupano dello stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi R12, R13, D15, D13 e D14.